Onsen: istruzioni per l’uso

di Daniela

Quando si viaggia, è importante adattarsi a usi e costumi del paese che si visita, e il Giappone è un paese in cui l’etichetta è fondamentale. Se mentre siete qui avete voglia di una pausa rilassante per ritemprare lo spirito, cosa c’è di meglio di un bagno nell’acqua bollente degli onsen 温泉? Gli onsen, stazioni termali, sono una delle meta turistiche preferite dai giapponesi e ne esistono circa 3000 in tutto il Giappone. L’alta attività sismica e vulcanica del paese ha, infatti, permesso la formazione di numerose fonti termali naturali riscaldate e ricche di minerali. Gli onsen sono tradizionalmente all’aperto (rotenburo), anche se in molte locande tradizionali sono state costruite sale da bagno interne. Per godere al meglio questa esperienza, che consiglio fortemente, ci sono però alcune regole da rispettare.

In passato, gli onsen erano misti, ma oggi sono quasi tutti separati per sesso, quindi all’ingresso trovate di solito una distinzione tra uomini 男e donne女. Negli spogliatoi ci sono armadietti con chiave per riporre gli oggetti di valore, e ceste dove riporre i vestiti. Dopo esservi spogliati completamente, potete accedere nella zona dei bagni.

Tratta da osakahotel-web.com

Prima di entrare in acqua. È fondamentale lavarsi e risciacquarsi accuratamente. Entrare nell’acqua saltando questo passaggio viene, infatti, considerato un gesto di grande maleducazione. Vicino alle vasche c’è una zona con specchi, docce, rubinetti e bacinelle. Ci sono anche dei piccoli sgabelli, dove potrete sedervi mentre vi lavate: insaponatevi con cura e poi sciacquate bene via il sapone, aiutandovi con le bacinelle che trovate a disposizione.

In acqua. Dopo esservi lavati, potete entrare in acqua. Quando si entra nelle vasche, è necessario muoversi lentamente per non schizzare le altre persone. L’acqua delle vasche è molto calda, fra i 38 e 42 gradi, cercate di non immergervi fino al collo per evitare che il cuore si affatichi e per non sudare troppo. Cosa fondamentale da ricordare è che la gente si trova lì per rilassarsi, cercate quindi di fare lo stesso, evitando rumori e schiamazzi. È consentito comunque spostarsi tra le varie vasche.

Asciugami e costume da bagno. Non sono ammessi costumi da bagno, poiché potrebbero sporcare l’acqua, secondo una convinzione piuttosto radicata. Inoltre vedrete che i giapponesi per lavarsi usano anche un piccolo asciugamano. Spesso li trovate a disposizione nelle camere dei ryokan. Dopo esservi lavati, potete usarlo per coprirvi le parti intime, ma non va immerso nell’acqua. Di solito i giapponesi lo ripiegano in testa, ma voi potete posarlo a bordo vasca. Chi ha i capelli lunghi deve fare attenzione a non bagnarli nella vasca, ricordate quindi di legarli, oppure avvolgeteli nell’asciugamano.

Quando si esce. Nel momento in cui decidete di andare via, uscite dalla vasca lentamente. Secondo i giapponesi, non è assolutamente necessario risciacquarsi, in questo modo potete mantenere le proprietà benefiche dell’acqua termale sulla pelle. Prima di tornare nello spogliatoio, asciugatevi con l’asciugamano per non bagnare il pavimento.

Tatuaggi. Di norma l’ingresso negli onsen è precluso a chi ha tatuaggi. Il divieto ha il preciso scopo di tenere lontano gli yakuza, ma c’è da dire che questa regola non è così ferrea, e spesso piccoli tatuaggi non troppo visibili sono tollerati. La cosa migliore da fare è chiedere direttamente ai proprietari, in molti casi non vi faranno storie (anche se forse potrete beccarvi qualche occhiata storta degli avventori).

Non mi resta che augurare un buon soggiorno termale a tutti voi!
> Se ti è piaciuto l’articolo, leggi anche Le Terme di Kinuno-yu e Jigokudani Yaen-Koen

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